Pulire le porte in vetro può sembrare facile, in realtà la cosa più difficile non è tanto pulirli, quanto invece mantenerli splendenti e protetti il più a lungo possibile.
In casa, ma anche nei negozi specializzati, la pulizia delle porte di vetro avviene attraverso detergenti naturali o chimici che ne assicurano la brillantezza nel breve termine. Quello che però non garantiscono i prodotti presenti sul mercato sono la protezione dalle macchie più ostili: i cristalli sono infatti soggetti a macchie di sporco e ad accumuli di polvere, senza dimenticare i graffi.
Pensate ai maxistore in cui vengono esposte le porte in vetro: avete presente quei reparti vendita in cui le porte vengono toccate da centinaia di persone ogni giorno? Pulirle e proteggerle risulta davvero complesso. Ecco perché in questo articolo vi spiegheremo come proteggere e pulire le porte di vetro con alcuni prodotti a base di nanotecnologie. Prima, però, passeremo in rassegna quelli che sono i metodi classici per pulire porte di vetro, le pulizie in base ai materiali con cui sono realizzate le porte e infine come proteggerle.
Porte in vetro: come pulirle? Dai metodi classici ai detergenti chimici
Più volte abbiamo parlato dei metodi classici, quelli della nonna, per pulire i vetri di casa: aceto, bicarbonato e tanto olio di gomito. Poi abbiamo passato in rassegna i detergenti chimici, di sicuro efficaci per far splendere anche le porte in vetro, ma aggressivi e che rischiano di rovinare le superfici. Non tutte le porte di vetro vengono poi realizzate con gli stessi materiali. Vediamo qualche esempio, soffermandoci sulla pulizia delle porte in vetro satinato e le porte in vetroresina.
Come pulire le porte in vetro satinato
La pulizia delle porte in vetro satinato è più complessa rispetto alle tradizionali, poiché la sabbiatura rende il materiale non regolare e la superficie non perfettamente liscia.
Amato da chi gradisce maggiore privacy in casa, schermando il vetro e fornendo ugualmente luce filtrandola, la porta in vetro satinato spesso presenta macchie e aloni difficile da rimuovere. C’è chi si affida alla gomma cancella macchie (come la Scotch Brite 3 m bianca) per pulire il vetro satinato macchiato da eventuali aloni di unto o calcare. C’è invece chi preferisce rimuovere i residui di calcare con prodotti anticalcare generici, aceto e acqua ( 100ml di aceto in mezzo litro di acqua) e pietra citrica.
L’alcol risulta un valido elemento per la brillantezza dei cristalli, ma per avere un potere sgrassante e anti aloni i prodotti più gettonati sono quelli detergenti applicati su un panno in cotone, da passare sulle lastre in vetro satinato delle porte con movimenti circolari. Questi sistemi, risultano efficaci per la pulizia delle porte vetro satinato, ma non di certo per la protezione a lungo termine.
Come pulire una porta in vetroresina
Ancora più delicata è la pulizia delle porte in vetroresina, particolarmente soggette ai danni da prodotti aggressivi. Le porte in fibra di vetro sono molto popolari per la loro forza, la bellezza e per la loro personalizzazione. L’unica pecca è che la finitura della vetroresina può svanire nel tempo. Per pulire una porta in vetroresina bisogna utilizzare un detergente delicato (il detersivo per i piatti ad esempio) che permetta di eliminare gran parte del grasso e delle macchie di olio.
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Viene sconsigliato l’utilizzo di detersivi contenenti candeggina, perché può danneggiare la superfice in vetroresina. Anche l’aceto può risultare particolarmente aggressivo, a causa della sua base acida. Se la porta in vetroresina viene pulita regolarmente si estenderà la sua vita. Usare acqua e sapone per pulire la superficie in fibra di vetro è una soluzione ma bisogna fare attenzione a usare saponi oil-free perché gli altri possono lasciare macchie.
Proteggere e pulire le porte in vetro con le nanotecnologie
Alla pulizia delle porte in vetro, bisogna affiancare un sistema protettivo in grado di preservare le superfici e renderle più facili da pulire. Con il trattamento GreenGlass® che sfrutta le nanotecnologie, sui vetri si forma un sottile e invisibile rivestimento reticolato e ramificato che ha lo stesso effetto di una pellicola.
Si tratta di una protezione invisibile capace di riempire ogni angolo della vetrata, respingendo totalmente tutti gli agenti esterni contaminanti. Ciò avviene grazie a un legame chimico più forte e difficile da “rompere” rispetto al legame IONICO che è presente nella maggior parte di altri trattamenti idrofobici.
Il trattamento GreenGlass® si basa sulla reazione chimica tra la silice presente nel vetro e le nanoparticelle. Questa reazione riempie i gap presenti nella superficie vetrose, cioè le creste e le valli che causano deposizione di minerali e corrosione. Il legame che si crea è di natura covalente, il più forte presente in natura: il risultato è la creazione di un rivestimento invisibile ultra trasparente che rende la superficie uniforme ed altamente idrofobica.
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